27 settembre 2012



Un Uva Molto più Dura da Macinare 


Un Uva Molto più Dura da Macinare 


Un uva molto piu' dura da macinare, cosi' si e' presentata l' uva durante
la Vendemmia e la macinazione ogni sera...



Al corso sulle erbe studiammo che in periodi di siccita' i frutti si rivestono
con una buccia molto piu' spessa, oltre al fatto che un acino d' uva
molto maturo e succoso e' piu' tenero da rompere di un acino appassito.
Fatto sta che si sentiva la macina sforzare fra raspi asciutti e robusti e
grappoli d' uvapassa.










 

La Fermentazione del Mosto


La Fermentazione del Mosto


La Fermentazione del Mosto ha inizio! Apriamo cosi' questo post di oggi;
finite di piggiare le uve ieri, gia' avevamo cominciato a mettere il mosto nelle
rispettive botti in legno, scelte a seconda del viticcio e della quantita' di mosto.
Grazie a Dio siamo riusciti a salvare la produzione quest' anno, da varie parti
dell' isola e della e della penisola ho sentito notizie di vigne provate dal caldo
torrido di quest estate.



Come previsto, il mosto e' molto dolce, colore ambrato scuro, quasi nocciola;
ha tutto il colore delle bucce di uvapassa... ha una dolcezza concentrata che
risulta forte al palato, piuttosto denso, come se fosse saturo di zucchero.
Non ha ancora sapore e profumo di vino compiuti,
si sente un rumore di fondo "frizzante".

Il profumo e' d' uva molto matura, un sentore forte mi pizzica al naso,
come se fosse una componente etilica, inodore...
pizzica in fondo, come un retrogusto, avverto il dolore ma non ne avverto
il profumo...



Una riflessione: nella cantina ci sono 4 botti da 600 l, una da 200 l,
una da 50 l, poi varie damigiane di capacita' diversa, bottiglie che
fermenteranno apparte, insomma stanotte emetteranno tanta anidride
carbonica che a dormire li dentro si morirebbe senza accorgersi!
Piuttosto forte!













24 settembre 2012

 

Un Tesoro di Oro e Bronzo 


Un Tesoro di Oro e Bronzo 


Un Tesoro di Oro e Bronzo, questo commentano i miei amici su facebook quando
vedono le foto delle nostre uve stramature, con colori che vanno dal biondo intenso,
al biondo oro, al brozo scuro, invecchiato.
E' un tesoro, che viene da terreni argillosi e dal sole, un regalo del sole
come un dono di Dio.
I colori denotano la presenza di determinate vitamine o altre sostanze, il colore giallo 
denota flavonoidi e bio flavonoidi, serie di antiossidanti presenti in tutto cio' che e'
giallo, arancio, beige o marrone. Parte dell' uva e' appassita o raffinata dal sole, il nostro
tesoro dorato e bronzeo offrira' un vino forte di gradazione e di tasto, un vino con una
percentuale alcolica superiore a 14%Vol. Un vino vero, un vino con profumo di vino 
da quando lo stappi,  ti prende e ti attira, e' un vino che si fa ricordare!

 

Vendemmia di uve stramature


Vendemmia di uve stramature


Salve a tutti, ormai si e' capito, stiamo vendemmiando da giorni uve di diverso viticcio
in vigne frazionate in diversi vigneti, come succede spesso in Sardegna.
Oggi abbiamo vendemmiato la frazione di vigne di mio padre; vigna particolare
fra Pabillonis e San Gavino, lui preferisce il bianco da uve stramature.
Nella nostra vendemmia di uve stramature, abbiamo tagliato tutta l' uva,
di ottima qualita', e messa in un unica tinozza.
Come potete vedere in foto, i grappoli e gli acini sono colorati intensamente
dal sole, un alta percentuale di uva e' diventata uvapassa, consci che abbassa
la resa del mosto ma ne alza la qualita', abbiamo messo anche quella!
Il vino sara' un vino passito, dal colore bianco ambrato, non rosato,
vino dalla gradazione piuttosto alta, un profumo frizzante e di bucce.

Hahaha, altro che vino! sono ubriaco d' uva!
E' il 7 giorno che vendemmiamo, abbiamo uno scantinato pieno di botti e dammigiane,
vini diversi, per colore, per viticcio, per provenienza geografica.
Ma oggi, non so come, ho mangiato qualche acino fermentato i giorni scorsi,
poi ho mangiato molta uvapassa, adesso mi sento quasi ubriaco!
(forse sono letteralmente ubriaco, ma giuro che oggi non ho toccato alcolici)!
No, non sono in iperglicemia, pero' mi sento allo stesso tempo stordito ed energico...
Ovviamente gli zuccheri danno energia, e sicuramente mangiare uva passa tutto il
pomeriggio, da energia e vitamine.



Si capisce che anche il vino che faremo, con un alta percentuale di uva passa
sara' un vino alcoloso ed energico, un vino che concentra tutto il sole del
Campidano, quel sole che e' coadiuvante delle reazioni chimiche della
fotosintesi, che alimenta la vite, e che ne raffina gli zuccheri negli acini,
fino a distillare un succo che fa correre come la benzina super!






22 settembre 2012



Resoconto Primo Giorno di Vendemmia


Resoconto Primo Giorno Di Vendemmia


Eccoci al resoconto del primo giorno di vendemmia. 
Abbiamo tagliato le uve miste da un vigneto nelle sabbie fra Pabillonis e
Mogoro, un posto bellissimo per le vigne, un suolo che da qualcosa di particolare
alle piante da frutta, siano vite, fico, mandorlo, ficomoro, gelso, olivo.
Abbiamo vendemmiato uve bianche e rosse, in diverso stato di maturazione,
per paura che comincino le piogge e le rovinino tutte.


Gli acini, alcuni aggrediti dagli insetti, altri appassiti naturalmente, denotano una
coltivazione durante l' anno, quasi completanente senza trattamenti chimici,
sara' quasi un vino biologico.





Vino Bianco o Rosso ma Molto Alcoloso


In mezzo c' era molta uva passa, che mandera' sicuramente la zuccherina alle stelle,
ma ai sardi piace cosi', un vino bianco o rosso, ma molto alcoloso.
I sardi amano i vini forti, con tasso alcolico superiore a 14 gradi, a mio padre e mio zio
non importa che il vino a 14 % Vol. sia deprezzato come vino da taglio...
Questo vino molto forte sara' la loro provvista.






21 settembre 2012


Il Vino Sardo Mantiene Giovani

Il Vino Sardo Mantiene Giovani


Tengo a rimarcare che il vino sardo mantiene giovani,


qui' nel post pubblico un po' di foto dei miei zii il giorno della vendemmia.
Da notare come sono in forma, senza pancia, con un portamento eretto,
forza ed equilibrio psicofisico.
hanno nell' ordine 68, 70, 74 anni... il piu' giovane sono io che ho 39 anni e
scatto lefoto da inserire sul blog...


La Vendemmia e' un Economia di Sussistenza.


La Vendemmia e' un Economia di Sussistenza


Passati i fasti degli anni 80 e 90, in cui il lavoro veniva premiato,
adesso ci troviamo di nuovo nella condizione in cui la Vendemmia e' tornata
ad essere un economia di sussistenza, ovvero un lavoro occasionale di tipo
familiare, e sopprattutto in Campidano, non gestibile in larga scala.


Apparte le poche cantine sociali o private, capaci di garantire un lavoro
continuativo e pianificato, la gran parte delle produzioni private si svolge
in forma di collaborazione, scambio d' aiuto, lavoro familiare, per garantire
la scorta familiare o procapite. L' importante e' il vino.
Questo succede per la vendemia come per la raccolta delle olive o altre
attivita' agricole.


In ogni caso, speriamo che continui, poiche' l' italia (e la Sardegna) sono state
costruite dall' iniziativa privata, dal lavoro sommerso, dall' arte dell' arrangiarsi.




     







Vendemmia 2012

Vendemmia 2012


Lietissimo di annunciarvi che anche da noi e' cominciato il rito!
Il rito della vendemmia, la vendemmia del 2012!


Questo e' lo spettacolo di uve che stiamo raccogliendo!
Bianche e rosate, le vigne sono come annunciato su un territorio sabbioso





come potete vedere nella mia mano, sotto il grappolo.
La grana della sabbia e' molto sottile,  sembra che premi i frutti (uva, fichi, fichi d'
india ed altri) con una carica zuccherina particolare molto forte e intensa.





Per tradizione raccogliamo nella vendemmia anche l' uvetta, l' uva passa,
che si secca e disidrata naturalmente. Fa calare la resa quantitativa del mosto,
e quindi del vino... ma fa salire di molto la zuccherina, quindi il gado alcolico
dopo la fermentazione.





Monica di Sardegna


Monica di Sardegna


In questo breve post di parliamo della Monica di Sardegna, un vino rosso sardo 
e un viticcio molto rinomato e diffuso, di altissima qualita'.
Chiariamo subito, non stiamo parlando di quel Monica che si trova al supermercato
per 4 euro... no, non c' e' dubbio, proprio non e' quello.





Questa e' la nostra Monica, buccia un pò spessa, il frutto produce
una patina di cera azzurrina per difendersi dal soleforte...
I grappoli sono grandi e generosi, sembrano pesare 1 kg.


Le foglie sono larghe anch' esse, il vino e l' acino hanno fama di essere
molto coloranti (antociani).
La zona geografica è fra Pabillonis e Mogoro...




Su un territorio sabbioso come vedete in fotografia, dove secondo i geologi,
fino al medioevo c' e' stato prima il mare e poi delle paludi salmastre...













18 settembre 2012

 

I microorganismi nel mosto e nel vino

I microorganismi nel mosto e nel vino


Le tecniche analitiche basate sul Dna permettono di semplificare e velocizzare
l' identificazione dei microrganismi nel mosto e nel vino, permettendo
determinazioni sicure ed affidabili. Inoltre offrono la possibilita' di verificare
la presenza di contaminanti anche in minima carica, di osservare l’ efficacia
dell’ inoculo di lieviti e batteri selezionati, di selezionare velocemente ceppi ecotipici
sono oggi una possibilita' concreta.
http://www.uiv.it/corriere/biologia-molecolare-al-servizio-del-vino Il Dottor Enrico
Vaudano del Centro di ricerca per l’ enologia-Asti propone un approfondimento
dedicato alle tecniche di base dell’analisi del Dna e alle sue applicazioni in ambito
enologico. Ovvero: l’identificazione delle contaminazioni a livello di specie di lieviti
e batteri contaminati sia durante il processo di vinificazione sia in presenza di
intorbidamento post-imbottigliamento; la rilevazione di batteri produttori di 
ammine biogene cioe' l’inquinamento di vino da parte di batteri con attivita' enzimatiche
 particolari, come i Lactobacillus, in grado di avere effetti sulla salute
( forme allergiche, mal di testa, ipotensione); l’ analisi di dominanza, nell’ ambito
della specie Saccharomyces cerevisiae, responsabile della fermentazione alcolica,
e' possibile la caratterizzazione a livello di ceppo, attraverso la rilevazione
dell’ “impronta” genetica; la selezione di lieviti e batteri ecotipici, cioe'
appartenenti ad un determinato ambiente vigna-cantina che permettono
l’attuazione di un progetto di vinificazione improntato sulla “tipicita' totale”,
che comprenda quindi anche l’ aspetto legato al microrganismo utilizzato.
Si apre quindi una possibilita' di osservare e mantenere un vino "particolare"
studiandone e regolandone i microoganismi,  senza intervenire chimicamente sul vino...
E' questo il centro del nostro verbo:
fare il vino naturale, biologico, senza intervenite chimicamente sul vino.



Nell' immagine vediamo come l' uva, durante la vendemmia sia riempita in cassette
dove batteri e lieviti, complice il calore del sole, cominciano a moltiplicarsi
e danno vita a quella reazione chimica "magica" e santa che noi ciamiamo vinificazione
















La Vendemmia delle Vigne

La Vendemmia delle Vigne


Buongiorno a tutti gli amici di Campidano Di-Vino, e' arrivato il momento
che aspettavamo da tanto, la vendemmia 2012...
Ho gia' 2 appuntamenti in agenda, la vendemmia delle vigne di mio padre,
di cui ho gia' scritto nei post di luglio, e la vendemmia delle vigne di mio zio.
sono alcuni ettari di vigna, su terreni diversi e con uve diverse.
Mio padre ama il bianco di uve stramature, di un solo viticcio,
mio zio ha alcuni ettari, ne vende una gran percentuale ad una cantina sociale
del Campidano, col resto fa una scorta abbondante di vino,
bianco e rosso, vini sardi tipici, vermentino, Monica e Cannonau.
Mio zio ha 73 anni, e' ancora molto in forma, coltiva tutto l' anno
la passione per la vigna, il vino e l' oliveto.
E' un maestro nell' innestare le varie cultivar sarde (vite, olivo, alberi da frutta)
e quando vi dico che i vini sardi contengono il doppio degli antiossidanti degli 
altri vini del mondo, e che i vini sardi mantengonotengono giovani gli uomini, 
dovete credermi!





Nella foto uve Monica, siamo nei pressi di Mogoro... esattamente fra Pabillonis
e Mogoro, non lontano dalla ferrovia.
La foto e' fleshiata perche' l' abbiamo scattata al tramonto...














12 settembre 2012

Le Donne di Oggi si Avvicinano al Vino


Le donnele di oggi si avvicinano al vino
 
 Sono sempre più numerose le donne che mostrano interesse per il vino,
si documentano per vivere il rito della degustazione in maniera più consapevole,
infatti aumentano di giorno in giorno le donne che partecipano ai corsi per sommeliers
e che aspirano a diventare vere professioniste del settore enologico.



A quanto pare, le donne di oggi si avvicinano al vino in eta' piuttosto giovane:
cominciano intorno ai 20 anni e coltivano questa passione fino alla maturita'.
Nell’ immaginazione collettiva la donna preferisce bere solo vini dolci, leggeri
e preferibilmente bianchi, in realtà si è visto che la donna di oggi apprezza e riconosce
il buon vino e, al contrario di quello che comunemente si pensa, la donna ama particolarmente
 i vini fermi e secchi, i vini rossi, i vini maturi e strutturati.

Molti igienisti, biologi e medici considerano il vino un efficace complemento della dieta: 
il vino sano e genuino è un alimento, agisce da catalizzatore dell’assorbimento
dei cibi ed e' un corroborante. Inoltre e' immaginabile la nostra dieta mediterranea
senza un bicchiere di buon vino.



L’alcool in giusta dose rappresenta un antidoto ai processi di decalcificazione senile
e favorisce l’eliminazione delle scorie tossiche dai tessuti, facilita la circolazione sanguigna
e contribuisce a combattere la malinconia dell’eta' avanzata.
Cio' sarebbe dimostrato dal fatto che nella dieta dei centenari vi e' la presenza
costante di bevande alcoliche genuine come il vino: di qui il detto popolare
il vino è il latte dei vecchi”.


 2 Bicchieri di Vino al Giorno


2 Bicchieri di Vino al Giorno 


Uno studio condotto dal dott. Arthur Klatsky, epidemiologo statunitense
del Kaiser Permanente Medical Care Program di Oakland (California), ha seguito
circa 130.000 pazienti per 7 anni, ed ha riportato che i moderati consumatori
di alcol erano più protetti contro malattie cardiovascolari rispetto agli astemi e che
il vino offriva in tali patologie la maggior protezione rispetto alle altre bevande alcoliche.
La sorpresa pero' e' arrivata quando tra vino bianco e vino rosso si e' scoperto che
il vino bianco e' piu' protettivo contro le malattie cardiovascolari e che le donne,
moderate consumatrici di vino bianco, fra tutti sono risultate le piu' protette.

Il dott. Alberto Bertelli (Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano) 
commenta: “Un risultato del genere ridimensiona il ruolo del vino rosso, fino ad oggi
considerato il solo a proteggere contro patologie cardiovascolari e apre la strada ad
una nutrita schiera di studi di tipo sperimentale e clinico con vini bianchi di diversa
provenienza, al fine di proseguire nella spiegazione di questo fenomeno”.
Una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard ha dimostrato
che le donne con l’abitudine di bere uno, due bicchieri di vino al giorno
hanno una vecchiaia in salute.

Lo studio condotto su 14.000 volontarie per oltre 12 anni, ha rilevato che chi beve
uno o due bicchieri di alcol al giorno ha il 20% di “chance”
(meno malattie e mente più elastica) in più a una buona salute di chi invece non beve.
I ricercatori della Harvard School of Public Health hanno sottolineato che
non si devono fare eccessi in questo senso e che il loro studio incoraggia
ad un assunzione di alcol minima ma costante nel tempo.

Il dott. Qi Sun che ha condotto lo studio ha spiegato al Daily Telegraph che:
“L’importante e' la regolarita' con cui si consuma vino: il consumo
deve essere “regolare leggero o moderato”. Per chi invece e' non bevitore si
raccomandano altri metodi per migliorare la propria salute come l’esercizio
regolare e il mantenimento del peso forma, due fattori che sono sicuramente
da associare a una buona vecchiaia molto piu' dell’alcol”.



Michel Contel, vicepresidente dell'Osservatorio Permanente sui giovani e l'alcol,
commentando questo studio ha detto: “Questo sta a significare che i consumi
veramente moderati di vino ha un'influenza realmente benefica sulla salute con
particolare riferimento al profilo di salute cardiovascolare degli individui”.
Secondo i ricercatori del Brigham and Women's Hospital e della Harvard
University che hanno analizzato i dati del Nurses' Health Study, è merito
di alcune sostanze contenute naturalmente nel vino che aiutano
a metabolizzare meglio il glucosio.

Un paio di bicchieri di vino al giorno durante la mezza eta' possono favorire
una vecchiaia piu' in salute per le donne.

Guardando alle abitudini alimentari delle "bevitrici" intorno ai 58 anni di eta', lo studio
ha scoperto che quelle che bevevano regolarmente uno o due bicchieri di vino al giorno
  avevano il 28 per cento di probabilita' in piu' di essere nel gruppo delle 'sane'.

Gli antiossidanti della buccia del vino rosso, in particolare il resveratrolo,
aiutano a prevenire alcune forme di cancro, disturbi cardiocircolatori e artriti.
Bere due bicchieri di vino al giorno aiuta anche a rinforzare le ossa e prevenire lesioni.
Anche le cellule nervose traggono benefici dagli antiossidanti del vino aiutando
a regolare malattie come il Parkinson e l’Alzheimer.










Il Vino Rosso Aumenta il Desiderio


Il Vino Rosso Aumenta il Desiderio



Sesso, il vino rosso aumenta il desiderio nelle donne!
Merito di alcune sostanze chimiche, responsabili del maggiore afflusso di sangue
nelle zone “calde” del corpo. I ricercatori hanno analizzato 800 donne, controllando
il consumo di vino rosso e sottoponendole a dei questionari che misuravano la salute
e il piacere sessuale. “Ne è risultato che il vino (soprattutto il vino rosso),
  ha un impatto sulle funzioni sessuali femminili, migliorandone la risposta e il piacere”…





Alcol e prevenzione per i giovani


Alcol e prevenzione per i giovani


Secondo l’ISTAT  sono sempre più numerosi gli adolescenti e i
giovani che consumano alcol e tra questi, sono circa 400 mila quelli che abusano
soprattutto di birra, vino e aperitivi alcolici.

L’alcol, a differenza degli altri principali fattori di rischio per la salute, gode di
un’accettazione sociale e di una popolarità legate alla cultura italiana del bere che
poneva, fino a 10 anni fa, il consumo di vino come alimento inseparabile
dall’alimentazione, ma che oggi, al contrario, separa il bere dalla ritualita' dei pasti,
legandolo, invece, agli effetti che esso esercita sulle performance personali”.
(Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OSSFAD) ISS).

La Coldiretti mette in evidenza un aumento pari al 15% dei giovani di età compresa
tra i 18 ed i 35 anni che frequentano corsi da sommelier, il che significa che investire
nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani
generazioni può contribuire a fermare gli abusi che negli adolescenti.

Una realta' che conferma l' efficacia della formazione poiche' tra molti giovani si sta
anche affermando un consumo consapevole di vino che e' divenuto l'espressione
di uno stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a “stare bene
con se stessi". Il fatto che almeno il 40 % degli oltre 30 mila iscritti all’Associazione
Italiana Sommelier sono giovani, dimostra che cresce tra le nuove generazioni la cultura
della degustazione consapevole del vino, contapposto al consumo sregolato di alcol.

Occorre investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire
dalle giovani generazioni per fermare gli abusi che negli adolescenti sono spesso provocati
dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta.
Bisogna invece fermare la diffusione di cocktail, superalcolici e "alcolpops", bibite
che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici "ready to drink”,
che si presentano con una immagine accattivante di divertimento e socializzazione e 
favoriscono gli eccessi e il bere fino ad ubriacarsi. Un impegno in linea con il
progetto comunitario "wine in moderation" che ha l'obiettivo di diffondere la cultura
del buon bere senza esagerazioni, come di Vinoway…




Il Corso sulle erbe e i Vini Sardi

 Il Corso Sulle Erbe e i Vini Sardi



Un anno fa ero impegnatissimo in un corso sulla trasformazione delle erbe officinali
un corso dove ho studiato assieme alla mie compagne gran parte delle erbe spontane e/o coltivate,
 ma più di tutte abbiamo studiato la vite e il vino. Sul vino sapevamo già qualcosa, sapevano stappare 
una bottiglia col tappo in sughero, sapevamo misurare il grado alcoolico ed i suoi metodi di misura, 
sapevamo cheil vino rosso sardo contiene il doppio delle sostanze antiossidanti degli altri vini
non sapevamo di preciso la classe di questi antiossidanti, non conoscevamo le qualità degli antociani,
dei tannini ecc. Non sapevamo che la vite contenesse l' omega tre, quello che fa star bene Alessia Marcuzzi, 
si proprio quello e' contenuto nell' uva da tavola e nelle foglie della vite, ma questa e' un altra storia. 
Attenzione pero', gli antiossidanti che frenano il processo d'invecchiamento, 
se assunti in dosi eccessive (uso massiccio e continuato) provocano l'ossidazione, 
e quindi un invecchiamento precoce. 
Carissimi, vi consiglio di fissare il limite massino di un litro al giorno.


Gli Antociani

 

Gli Antociani

 

Passiamo a studiare gli antiossidanti, a partire da quelli del vino rosso
gli antociani (dal greco anthos = fiore, kyáneos = blu) o antocianine sono una classe di pigmenti 
idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi. Le antocianine sono tra i più importanti gruppi di 
pigmenti presenti nei vegetali, e si ritrovano nei fiori e frutti così come negli arbusti e nellefoglie autunnali. 
Il colore delle antocianine può variare dal rosso al blu e dipende dal pH del mezzo in cui si trovano e dalla 
formazione di sali con metalli pesanti presenti in quei tessuti. Ad esempio, la cianina costituisce il colore di 
alcune dalie e del fiordaliso.fiore di fiordaliso.La produzione e la quantità di questi pigmenti dipendono dal 
tipo di pianta e da altre condizioni esterne quali natura del suolo (salino e minerale aiuta la formazione 
degli antociani), temperatura e luce. Alimenti ricchi di queste sostanze sono il ribes, la ciliegia, il cavolo 
rosso, l'uva, la fragola, il vino rosso, il sambuco e le bacche in generale.  Le antocianine hanno diversi 
compiti. Grazie al loro potere antiossidante, proteggono le piante dai danni causati dalle radiazioni 
ultraviolette, assorbendo luce di una determinata lunghezza d' onda. Infatti in caso di esposizione a 
grandi quantità di radiazioni UV, la loro produzione aumenta immediatamente per compensare questa 
emergenza. Grazie ai loro colori poi questi pigmenti sono in grado di attirare insetti ed animali, provvedendo 
così un aiuto per la riproduzione delle piante e il trasporto dei semi. Inoltre sono in grado di assorbire 
luce blu-verde e questo è stato dimostrato proteggere le piante nei momenti di illuminazione elevata 
in combinazione con siccità o basse temperature. Gli antociani sono composti poliaromatici poliossidrilati 
in grado di reagire con gli ossidanti quali l' ossigeno molecolare e i radicali liberi riducendo cosi' i danni che 
queste molecole possono provocare alle cellule ed ai tessuti. Grazie a questa loro attività antiossidante e 
antiradicalica, queste sostanze possono essere molto utili per i loro impieghi in medicina. 


 

































Questi pigmenti sembrano proteggere contro la fragilità capillare, e contro vari processi di
invecchiamento o modificazioni cellulari provocati dall'ossigeno, tra cui processi infiammatori 

e modificazioni cancerogene. Alcune di queste attività sono le stesse riscontrate nel vino
Questi pigmenti possono essere inoltre utilizzati come indicatori di pH, virando dal rosso al violetto o blu con 
l'aumentare dell'alcalinità dell'ambiente.Gli antociani sono anche impiegati come additivi alimentari e sono 
presenti come colorante rosso antociano (E163), usato in marmellate e altri alimenti normalmente con pH acido 
come lo yogurt.Industrialmente le antocianine si estraggono dalla buccia dell'uva rossa
come sottoprodotto dell'industria enologica.

Le antocianine nella ricerca 


le antocianine nella ricerca

  
Le Antocianine nella Ricerca: secondo i ricercatori europei del Progetto Athena, partito il 1 luglio, 
una dieta a base di alimenti rossi e blu, aiuterebbe a tenere lontano il sovrappeso 
e i tumori.
Dunque è bene mangiare: mirtilli, gelsi, melanzane, uva nera, vino rosso, ma anche arance rosse, 
fragole e ciliegie. Alimenti scelti in base alla colorazione blu o rossa.Le ‘antocianine’ hanno dato 
risultati eccezionali nelle sperimentazioni fatte sugli animali da laboratorio, dove, con un’ alimentazione 
ricca di antocianine, le cavie sono rimaste magre e sane. 
Chiara Tonelli del Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell’Università di Milano, 
tra i sei gruppi di ricerca che prendono parte al progetto Athena, ha così spiegato “Tre gruppi di topini, 
sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due è stato dato da bere rispettivamente 
acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d’arancia rossa. 
Ebbene, mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le 
stesse cose non sono aumentati di peso perche' in loro si e' ridotta la massa adiposa della pancia“. 
Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Obesity, alla base dello studio che sta per partire, 
ha insomma appurato che il succo di arance rosse inibisce l’accumulazione del grasso nei topi. 
Se lo stesso risultato fosse verificato nell’uomo avremmo forse trovato un coadiuvante 
naturale da utilizzare nelle dieteLa ricercatrice ha poi aggiunto che le proprietà 
antiossidanti delle antocianine erano già conosciute, ma mai prima d’ora si era scoperto 
che la loro azione può contrastare di fatto l’aumento di peso, combattendo gli accumuli 
adiposi proprio nei punti critici. E’ noto infatti che il grasso addominale è considerato 
il più pericoloso in quanto rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. 
Dopo di questo, Campidano Di-Vino è lieto di presentarvi il suo cannonau preferito:
 Horreum, cannonau di Sardegna della pianura del campidano 
 http://www.sardinianlife.com/vini-sardegna/10-cannonau-melis.html
dal sito sardinianlife.com il miglior vino per accompagnate i sapori forti del formaggio stagionato,
dei formaggi piccanti, della carne arrosto.

Alla salute!

 

 

 

 

 

 

 

5 settembre 2012


La Vittoria della Natura sulle leggi UE


La vittoria della Natura sulle leggi UE


Salve a tutti, nel post "Il vino e la Sardegna" di venerdì 27 luglio
abbiamo raccontato "dell' introduzione del sistema delle
quote per possedere o impiantare i vigneti," "le erogazioni di contributi
dall' unione europea per l' estirpazione dei vigneti" e dei "17000 ettari 

di vigneti che si persero in tutta l' isola". 
Oggi vorremo raccontare del trionfo della natura, che triofa sui soldi,
sull' assistenzialismo, sulle perversioni politiche.
Ecco a voi le foto di un vigneto estirpato 20 anni fa secondo quelle leggi
che in questi anni ha ricominciato a produrre in modo selvatico,
ma col prodigio quasi soprannaturale che tutti i ceppi sono rimasti vivi.



Nella foto vediamo rossi acini in maturazione e altri maturi e già passiti. 
L' erva secca intorno e' completamente selvatica e naturale, su una porzione 
di terreno che non viene lavorata da anni.
Pensavo che i ceppi fossero americani, ma la forma della foglie e' diversa: 
la foglia della vite americana è molto piu' delicata ed il grappolo ha meno acini. 





Il portamento non e' del tutto strisciante, e non e' eretto. 
Vedete la quantita' e la densita' dei grappoli, piccoli e molti, forse 
per il fatto che non e' stato potato il viticcio. 



Queste sono le dimensioni medie degli acini, molto piu' piccoli delle mie mani, 
negli acini maturi la polpa e' dolcissima, la buccia e' coperta da una cera azzurrina 
chiarissima, di colore rosso scuro, nero, molto colorante (antociani), ha un 
tocco di tannini che asciugano la lingua almeno per un attimo.
Pecato che questi grappoli selvatici non bastino a produrre 50 l di vino
sarebbe proprio un bello studio, anche per una tesi botanica o agraria.
Nel prossimo articolo sapro' dirvi di che viticcio si tratta e se il vigneto 
e' molto antico.















1 settembre 2012

 

Moscato
Moscato Spumante dolce V.S.A.Q. 


Moscato

Moscato Spumante dolce V.S.A.Q. 


Nella lingua sarda più antica, alla parola "Melis" può essere attribuito il significato 

di "Miele Dolce". Questo significato abbiamo voluto dare anche al nostro "Moscato 
Spumante" per le sue caratteristiche aromatiche e per la sua finezza. Merito 
certamente del clima del Terralbese ma anche della scelta accurata del momento 
di vendemmia. L' operazione viene effettuata alla fine del mese di Agosto o 
nei primi giorni di Settembre, quando le uve, benché già mature, conservano ancora 
un buon livello di freschezza. 
http://www.sardinianlife.com/it/vini-bianchi/13-spumante-moscato.html 


Fattore essenziale per conferire al nostro 
"Moscato Spumante" caratteristiche di eleganza e di vivacità. La vinificazione viene 
condotta in speciali serbatoi in acciaio, capaci di mantenere la pressione che si 
sviluppa durante la fermentazione, per circa 60 giorni, durante i quali avviene la 
cosiddetta presa di spuma, che aggiunge agli aromi specifici del moscato la fragranza 
dei profumi di fermentazione. Abbiamo così uno spumantino sardo, un vero 
vino spumante capace di allietare le festivita' natalizie, ma anche di soddisfare 
e appagare i gusti in una sera d' estate. 
Per questo motivo, il suo gusto, l' aroma, prezzo accessibile, il nostro 
Moscato Spumante, e' molto richiesto sia d' estate che d' inverno. 
http://www.sardinianlife.com/it/vini-bianchi/13-spumante-moscato.html
Grado alcolico: 11,5 %Vol.; Caratteristiche: colore giallo dorata; 

profumi intensi, aromatici netti di moscato, floreali; 
gusto elegante avvolgente e persistente.
Abbinamenti: vino da dessert da abbinare con pasticceria secca e dolci di crema.

Temperatura di servizio 10°C.

 

Malvasia
Spumante demi-sec V.S.A.Q. 

 

Malvasia
Spumante demi-sec V.S.A.Q. 


Pare che alla parola "Melis" nella lingua sarda più antica, possano essere attribuiti 

vari significati, fra i quali quello di "Canto Dolce", così come il carattere della nostra 
MALVASIA SPUMANTE, delicata, aromatica ed armoniosa, come gli antichi 
canti della Sardegna. Merito della perfetta scelta dell'epoca di vendemmia e della 
vinificazione. La vendemmia solitamente viene condotta dopo il 20 Agosto, 
scegliendo le uve più mature. Dopo la pigiatura i mosti ottenuti vengono messi 
a fermentare, con lieviti selezionati, in speciali serbatoi di acciaio, capaci di mantenere 
la pressione che si sviluppa durante la fermentazione, per circa 60 giorni.
Il risultato è una lenta presa di spuma che aggiunge agli aromi primari della Malvasia, 

la morbidezza dei profumi di fermentazione. 
http://www.sardinianlife.com/it/vini-bianchi/14-malvasia-spumante-demi-sec-vsaq-.html



Grado alcolico: 11,5 %Vol..
Colore giallo dorato; profumi delicati, freschi, floreali e aromatici; gusto fine e persistente
Vino da dessert da abbinare con pasticceria secca e dolci di crema.
Temperatura di servizio 10° C. 


http://www.sardinianlife.com/it/vini-bianchi/14-malvasia-spumante-demi-sec-vsaq-.html