27 giugno 2012


Il vino come medicina, come emotivita', il vino nei riti religiosi e magici 

Il vino come medicina, come emotivita', il vino nei riti religiosi e magici 

Il vino come medicina, come emotivita', il vino nei riti religiosi e magici...
Sicuramente se non ci fosse stato il vino, il mondo si sarebbe evoluto in modo diverso.
Il vino nella storia e' sempre stato utilizzato (e vissuto) come medicina, come emotivita',
come simbolo e soggetto nei riti religiosi e magici. Senza il vino sarebbe venuto meno
un tratto dell' emotivita' soppratutto maschile. era il vino che dava forza a tanti giovani
guerrieri, il vino che col suo effetto calorico aiutava a superare le notti d' inverno,
l' eisir che ricaricava cavalieri erranti, viaggiatori, era una coppa di vino e di onore
la giusta paga dopo una vittoria in un duello o una tenzone, era il vino la consolazione
dopo una sconfitta. Nell' Odissea Ulisse fa il vino apposta per ubriacare e vincere Polifemo,
accecandolo nel sonno.

Il vino come medicina

Il vino era anche medicina, piu' volte contemplato nei classici greci, anche in Sardegna,
ad Oristano, gli uomini bevevano la vernaccia per superare le febbri malariche e ristabilirsi...
Vi sono  un infinita' di ricette e di consigli, che consigliano il vino da solo o con chiodini di
garofano o altre spezie, per curare malatie o sintomi delle stesse (io personalmente non vedo
nessuna controindicazione in quanto vino e spezie, si tratta di alimenti, che quindi possono
essere usati e abusati senza il rischio di intossicazione, come invece avviene con l' abuso
di farmaci).

Il Vino nella Religione

Il vino nella religione, presente in vari episodi della Bibbia e del Vangelo: il vino e' attore
in primo piano nei simbolismi, nelle parabole o nei miracoli di Gesu' Cristo. Il miracolo
dell' acqua che si trasforma in vino, la parabola del vino nuovo in otri nuovi, la consacrazione
del pane e del vino nell' ultima cena; tutti questi episodi denotano a noi come nel mondo
ebraico e in quello cristiano antico fosse presente il vino, un vino che diventava pietra
filosofale nei discorsi e che segna la storia in eterno. Nel mondo greco classico invece era
adorato Bacco, il Dio del vino, mentre il nostro detto:
"NON FARTI INFINOCCHIARE" discende da un usanza di mettere semi di finocchio
nel vino scadente per correggerne il sapore ed e' un avviso per non farsi correggere o
convincere d' una cosa sbagliata, (c' era anche una divinita' nei Balcani, che permetteva
l' abuso di vino e l' ambiguita' sessuale fra i suoi credenti...). Nel carnevale sardo,
che e' un rituale antico di 7000 anni e proviene dal paganesimo sardo, il vino e' un
fiume che scorre una volta l' anno, inizia subito dopo la festa di Sant Antonio, con i falo'
di Sant Antonio; il vino, le sfilate in maschera e l' allegria sono le valvole di sfogo di una
societa' ristretta, chiusa da un educazione molto rigida che non permette trasgressioni
(se non per carnevale e con tutte le attenuanti del vino); possiamo dire a pieno titolo che
"il vino e' il sangue che anima la magia del carnevale".
Il Vino e il rito della libagione.
allucinazioni divine (o di vino).
Vino antica roma.
Il Vino di San Vero Milis e i festini della leva.

Ed ultimo il Vino nella sfera puramente golosa e godereccia
come la Vernaccia coi mostaccioli e il cernevale epico di Oristano.







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